Un murales  sul muro che fu triste teatro del disastro ferroviario

Si continua a colorare sul muro di via Ponchielli

Il muro di via Ponchielli a Viareggio continua a tuffarsi nei colori. Così è stato presentato la terza fase il progetto ‘Binario 10’ lanciato dal Soroprimist International Club di Viareggio-Versilia nel 2019 (e seguito direttamente dalla commissione murale presieduta dalla socia Adriana Iantaffi), col sostegno di Comune di Viareggio e Farmaè, che hanno dato un contributo economico e il supporto della Fondazione Festival Pucciniano.

Dal 5 all’11 ottobre sono impegnati infatti altri due artisti per murales che riqualificheranno il muro che fu triste teatro del disastro ferroviario si tratta di Pier Paolo Spinazzè (in arte Cibo) e Elisa Tamburrini proseguiranno il lavoro creativo che sta rendendo via Ponchielli un vero punto di riferimento per appassionati del genere, fotografi amatoriali e per tanti curiosi.  Visibile il maxi cacciucco coloratissimo di Spinazzè) e il creativo tiro alla fune della viareggina Tamburrini. 

Direttore artistico dell’iniziativa è il professor Bruno Ialuna, docente di Lettere di Montecatini, collezionista, organizzatore di eventi. Tra l’altro Binario 10 adesso è un vero e proprio marchio registrato da parte del locale Soroptimist Club.
 Il 36enne Spinazzè, conosciuto come Cibo,  da quasi venti anni ripulisce i muri di città e provincie da svastiche, croci celtiche e messaggi d’odio a colpi di spray,  su quei simboli neofascisti e nazisti lui riproduce frutta, verdura e piatti tipici italiani come mozzarelle giganti, primi piatti al pomodoro e spicchi di parmigiano prendono il posto dei messaggi violenti. E’ partito da Verona, a seguito di un episodio che l’ha colpito direttamente.  
Presenti all'inaugurazione della nuova opera oltre alle massime autorità Soroprimist International Club di Viareggio-Versilia, il professore Bruno Ialuna, naturalmente Pier Paolo Spinazzè, Elisa Tamburini, gli assessori Sandra Mei e Federico Pierucci, il presidente dell'Associazione Il Mondo Che Vorrei ONLUS, Marco Piagentini.