Il ministro Boccia si impegna per un incontro con il Ministro dei Trasporti

Il ministro Francesco Boccia fa visita alla sede dell'associazione Il Mondo Che Vorrei

Oggi pomeriggio abbiamo avuto l’opportunità di un incontro con il Ministro Affari Regionali e Autonomie, Francesco Boccia.

Ringraziamo il Ministro per la sua disponibilità -afferma Marco Piagentini presidente dell'Associazione Il Mondo Che Vorrei- e la sua capacità di ascolto. Questo ci ha permesso di raccontare gran parte delle nostre vicende processuali, così come le molteplici iniziative che portiamo avanti sia come Associazione Il Mondo che Vorrei, sia attraverso il Comitato nazionale NOI NON DIMENTICHIAMO. Abbiamo fatto presente della difficoltà, nonostante le varie richieste, di incontrare l’attuale Ministro dei Trasporti e della difficolta di avere risposte in merito alla sicurezza da parte di Ferrovie. Ci fa piacere che si sia preso impegno al fine di intercedere per ottenere, sia un incontro con il Ministro dei Trasporti, sia una risposta da parte di Ferrovie dello Stato. Ente Ferrovie dello Stato che, secondo il Ministro al di là del procedimento penale in corso, dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, e come da noi più volte sottolineato, anche attraverso un gesto non solo formale ma realmente concreto come la rinuncia alle proprie istanze in Corte di Cassazione.

Da una tragedia come quella -dice il ministro Boccia- la colpa più grave è non saper trarre gli insegnamenti. Le vicende penali dei singoli le regolerà la giustizia come è giusto che sia, ma lo Stato ha il dovere di garantire che tragedie simili non accadano mai più. Questo deve essere un nostro impegno verso le famiglie delle vittime, verso chi come Marco Piagentini, che quella notte ha perso la moglie e due dei suoi tre figli, porta ancora oggi sul volto e nelle sue parole i segni di quella tragedia. Con una dignità eccezionale, Marco non chiede risarcimenti o ristori che avrà al termine di un processo lungo e difficile; chiede giustizia e sicurezza. Non per sé, nessuno potrà ridargli la famiglia persa, ma per l'Italia di oggi e di domani. È nostro dovere ascoltarli e essergli accanto