Alcune domande semplicemente lecite e opportune in prossimità della cassazione

Comunicato dell'Associazione Il Mondo Che Vorrei Onlus dopo gli articoli su due quotidiani nazionali

Alla luce dei recenti articoli pubblicati da alcuni "illustri" quotidiani nazionali e nell'ormai imminente cassazione, l'Associazione Il Mondo Che Vorrei emette un comunicato molto importante e significativo. Riportiamo di seguito il testo
 
Oltre undici anni sono trascorsi da quella maledetta notte del 29 giugno 2009... 32 vittime e centinaia di feriti gravi e gravissimi e poi oltre 200 udienze e 2 sentenze di primo grado e d’Appello.


Come altre volte, prima, poco prima, di ogni passaggio cruciale di questo lungo ed estenuante iter processuale, ecco i servitori di turno prostrarsi al proprio re. Nel corso degli anni la politica e le istituzioni con nomine, rinomine, attestati e promozioni, lo avevano già assolto e quindi, era e sarebbe un insopportabile affronto la definitiva condanna di Moretti sino al terzo grado della Cassazione. 

Puntualmente come un orologio svizzero, questa volta, giunge il soccorso dell’ “Assonime” (Associazione tra le società italiane per azioni) di cui è presidente Innocenzo Cipolletta, all’epoca della strage ferroviaria, presidente della Holding FS.

Questa associazione, in ben 37 pagine, traccia una disamina al fine di confutare le sentenze di Lucca (31 gennaio 2017) e di Firenze ( 20 giugno 2019). La tesi dell’associazione è l’assoluzione con formula piena. Quello che ci deve far riflettere sono i tempi cronometrici di soccorso (alla vigilia della Cassazione) è un certo disinteresse per i responsabili delle società controllate (Rfi e Trenitalia), gli amministratori delegati, Elia e Soprano, anch’essi condannati.

Pur avendo letto attentamente e lentamente la difesa a sostegno del Cavaliere del lavoro Mauro Moretti, non entreremo nei dettagli poiché sarà compito e competenza di altri sulla base delle impugnazioni e memorie presentate. Tuttavia è evidente come per la Corte di Appello di Firenze, proprio per il non rispetto delle direttive, dei regolamenti e delle leggi vigenti, la condanna dell’ex amministratore delegato di FS ad anni 7 di reclusione secondo i capi di imputazione ascritti (omicidio colposo plurimo aggravato, disastro ferroviario). 

Alcune domande sono semplicemente lecite e opportune:

 Perché chi ha possibilità economiche illimitate, chi può permettersi studi professionalmente qualificati di avvocati e periti/consulenti di prim’ordine e costretto a usufruire delle pressioni politiche, manageriali e finanziarie, come accadde al tempo delle richieste di condanna da parte dei Pm di Lucca che precedettero la sentenza di primo grado? 
Perché questa spasmodica difesa per l’ex A.D. della Holding Fs quando agli altri A.D. delle Fs e delle società straniere coinvolte, anch’essi condannati, non vengono riservate le stesse medesime attenzioni?
Perché quotidiani quali “ Il sole 24 ore” e “ La Repubblica”, non sappiamo se anche altri, a pochi giorni dalla Cassazione riprendono questa relazione tra l’altro in un copia incolla da una stessa penna?
Perché viene utilizzata una siffatta Associazione per uno studio talmente elaborato da essere ritenuto una vera e propria consulenza tecnicamente….politica?

Di fronte all’inchino dei quotidiani nazionali, ritorna alla memoria quel giornalista che in Tv esternava:...“perché condannare Moretti per la responsabilità di un operaio che non aveva avvitato correttamente un bullone”. 

Mai tanta irresponsabile inettitudine fu espressa, da chi è demandato a svolgere una corretta e indipendente informazione, ieri come oggi.